Secondo Roger Hearn, direttore regionale per Save the Children in Medio Oriente e in Eurasia “la crisi in Siria ha drasticamente ridotto le opportunità di sostentamento e impoverito milioni di famiglie con un aumento vertiginoso del lavoro minorile”. Le famiglie sono sempre più disperate e i bambini lavorano soprattutto per garantire la loro sopravvivenza. In Siria come nei paesi vicini i minori stanno diventando i principali protagonisti del mercato del lavoro e dell’economia”. Sono drammatici i numeri del rapporto edito dalla più grande organizzazione internazionale per la promozione dei diritti dell’infanzia in collaborazione con UNICEF. In Iraq il 77% dei bambini lavora per sostenere la propria famiglia, in Libano il 73% dei bambini di strada sono rifugiati siriani e 1 su 3 è una bambina che chiede l’elemosina.